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LE MURA DI TREVISO |
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Nella storia di Treviso la presenza delle
mura risale all’epoca romana. Le vestigia attuali sono costituite
da una cinta di mura di quasi quattro chilometri, comprendenti soprattutto
manufatti medievali (Porta Altinia), quattrocenteschi (Scaligeri),
e cinquecenteschi; questi ultimi furono costruiti per difendere Treviso, più importante baluardo di Venezia in terraferma, contro i legati di Cambray. |
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Secondo la
storia, prima di essere città Comunale, Treviso, fu municipio
romano arroccato attorno alla parte più alta del centro, nella
quale ora si trovano Piazza S. Andrea, Piazza dei Signori e Piazza
Duomo entro un perimetro di acque costituite dai Cagnani.
È nel ‘500 che Frà Giocondo da Verona prima e
D’Alviano poi, su commissione della Repubblica veneziana ampliano
e migliorano le antiche fortificazioni dando loro l’aspetto
attuale di terrapieno, rivestito all’esterno da una spessa muraglia
di mattoni. |
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Uno dei bastioni meglio conservati delle Mura di Treviso |
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Una volta completate le mura, iniziarono le opere idrauliche con
imponenti movimenti di terra: fu creato attorno a Treviso non solo
un perimetro d’acque, ma anche la possibilità di allagare la
pianura circostante, mettendo a disagio gli eventuali assalitori. |
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All’esterno,
ieri come oggi, scorrono dei canali derivati dai fiumi Sile
e Cagnan, che fiancheggiati da ben curati giardini, allietano
la vista.
Tra le opere richieste e realizzate sui progetti di Fra Giocondo
e D’Alviano sono da comprendere l’abbattimento di tutte le case
che in qualche modo potessero ostacolare la vista di eventuali
assalitori per un miglio tutt’intorno alla città, non
solo, ma tutti gli edifici civili e religiosi che, all’interno
delle mura, avessero potuto ostacolare i movimenti dei mezzi
militari.
Come in altre città del Nord (Ferrara,…) le mura
di Treviso, completate poco dopo il 1510, si fregiano a due
terzi dell’altezza di un cordolo in pietra d’Istria.
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Le Mura di Treviso nei pressi
di Porta Santi Quaranta |
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In prossimità
dei principali bastioni (Porta Altinia, bastioni di San Paolo, bastioni
al Portello…) possiamo notare ancora oggi incastonati nel paramento
di mattoni, eleganti bassorilievi raffiguranti il leone alato, simbolo
del potere di Venezia, alla quale nel IVX secolo Treviso si era sottomessa.
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 Il Leone alato simbolo della Repubblica Marinara di Venezia |

Le Mura di Treviso in prossimità del Ponte di Pria |
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Questo imponente
strumento di difesa, in un modo o nell’altro, assolse bene allo
scopo per cui era stato realizzato tanto che Treviso non fu più
soggetta ad attacchi.
Nella seconda metà dell’ 800 si pensò di trasformare
le mura in barriera daziaria, cosicché ogni accesso alla città,
per terra o fiume, fosse controllato e soggetto ad imposta. |
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Fino agli inizi
del ‘900 il collegamento tra il centro urbano e la periferia
era assicurato ancora dalle tre uniche porte: Porta
San Tomaso in direzione Nord, Porta
Santi Quaranta in direzione Ovest e Porta
Altinia in direzione Sud. |
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