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MOSTRA DA TIZIANO A VAN DYCK: IL VOLTO DEL 500 A TREVISO

 

MOSTRA DA TIZIANO A VAN DYCK: IL VOLTO DEL 500 A TREVISO A CA’ DEI CARRARESI

Dal 26 settembre 2018 al 24 marzo 2019
 
Dal 26 settembre 2018 riprende la stagione delle grandi mostre d’arte a Ca dei Carraresi con l’apertura della mostra Da Tiziano a Van Dyck: il volto del 500 a Treviso. Ettore Merkel, curatore dell’esposizione dedicata non solo al pittore cadorino e a quello fiammingo, ma anche ad altri artisti coevi del calibro di Lodovico Pozzoserrato, Tintoretto, Giorgione, Palma il Giovane e Sebastiano del Piombo. mostra da tiziano a van dyck il volto del 500 a treviso a ca dei carraresi
 
La mostra Da Tiziano a Van Dyck: il volto del 500 a Treviso a Ca’ dei Carraresi organizzata da Daniel Buso di Artika celebra l’arte veneta in una fase di grande cambiamento storico: il Rinascimento.
Dopo la battaglia di Lepanto la Serenissima repubblica acquisisce una importanza riconosciuta a livello internazionale e questo influenzò positivamente la cultura.
 
Venezia si arricchisce della presenza di artisti olandesi, fiamminghi, tedeschi e di altri Paesi d’Europa e questo humus culturale favorisce lo sviluppo della produzione artistica.
I quadri esposti appartengono ad una delle più importanti collezioni del Veneto, in primis alla collezione privata dell’architetto Giuseppe Alessandra.
   
Una parte delle opere raffigura ritratti di personaggi famosi ben conosciuti dai pittori stessi. È il caso del Duca Pierluigi Farnese ritratto da Sebastiano del Piombo.
Un ritratto privato realizzato tra “amici” che nulla aveva di ufficiale.
 
     
     

PERCORSO DELLA MOSTRA DA TIZIANO A VAN DYCK

Il percorso pittorico della mostra parte dal rinascimento per portare il visitatore fino al Barocco ed al Manierismo. L’obiettivo della mostra è offrire uno spaccato del Rinascimento Veneto attraverso le opere del Mantegna, Bellini, Tintoretto, Veronese e Jacopo da Bassano. Il mondo barocco è ben rappresentato nella parte finale della mostra con le opere di Sebastiano Bombelli, ritrattista di origini friulane e di Fra’ Galgario.    
   

Il percorso espositivo si struttura in sei sezioni: le prime due sono dedicate alla produzione artistica dalla fine del XV secolo fino alla fine del successivo coi quadri del Tiziano, Tintoretto  e Giorgione oltre alle opere prodotte dai loro allievi nelle rispettive botteghe. Tra queste opere spicca il ritratto di Ottavio Farnese realizzato a cavallo del 1500.  La terza e quarta sezione propongono le opere di produzione del centro Italia e dell’area lombarda. La quinta sezione espone i quadri di artisti europei tra cui quelli fiamminghi con opere come la “Testa di Carattere” di Van Dyck e il “Ritratto di Gentiluomo” di Hans von Aachen. La sesta sezione sviluppa il periodo artistico successivo: il barocco.

 
   

A partire dagli anni ’50 del secolo scorso l’architetto Giuseppe Alessandra dà inizio alla sua collezione privata di opere artistiche che non riguarda unicamente i quadri, ma anche i mobili, le suppellettili, le sculture, i libri e tutto ciò che a che fare con la cinofilia.

 
   
Il background culturale e la passione per l’arte di Giuseppe Alessandra furono influenzati di diversi fattori: da un lato la madre, Margherita Ventimiglia Alessandra, profondamente amante dell’arte, lo avvicinò a questo mondo facendogli conoscere i Musei di Venezia e le mostre d’arte. Dall’altra ci fu la collaborazione con l’Amministrazione Comunale della città lagunare che gli permise di conoscere Pietro Zampetti, direttore alle Belle Arti del Comune.  
 
Fu lui che ampliò la sua passione per la produzione artistica di pregio. L’amore per l’arte di Giuseppe Alessandra si intensificò dopo aver conosciuto la produzione artistica veneta di personaggi del calibro di Carli, Fiocco, Pignatti, Longhi, Pallucchini e Valcanover ed in contemporanea nacque il suo interesse per il ritratto, i soggetti sacri e la produzione artistica del Rinascimento veneziano. Tale fu l’interesse per la materia che l’arch. Alessandra arrivò a collezionare oltre 200 opere.
 
In realtà il suo interesse si era inizialmente rivolto a pittori più recenti vissuti a cavallo del 1900 come Tancredi Parmeggiani, Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Filippo de Pisis, Gino Rossi e Lucio Fontana.
 
Molte delle opere raccolte dall’arch. Giuseppe Alessandra provengono da importanti collezioni sparse un po’ ovunque come il quadro “San Girolamo”, realizzato da Tiziano Vecellio e prima appartenuto alla collezione Giovanni Testori, il quadro “Sebastiano Venier” di Tintoretto appartenuto alla collezione di Italico Brass a Venezia; il quadro il “Busto” di Carpaccio precedentemente presente nella collezione Werner di Haarlem; il quadro l’“Autoritratto” di Giulio Carpioni appartenuto all’antica collezione del conte Algarotti-Corniani ed infine il quadro della “Sacra Conversazione” di Giovanni e Bernardino da Asola appartenuto al IV Duca di Sutherland – Scozia.
   
   
     
     

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA DA TIZIANO A VAN DYCK: IL VOLTO DEL 500

La mostra Da Tiziano a Van Dyck: il volto del 500 a Treviso a Ca’ dei Carraresi sarà aperta al pubblico dal 26 settembre 2018 al 24 marzo 2019 con i seguenti orari:
- Dal martedì al venerdì: dalle 9 alle 18;
- Sabato, domenica e festivi: dalle 10 alle 20;
- il 24 e 31 dicembre 2018: dalle 9 alle 18;
- Il 1° gennaio 2019: dalle 14 alle 20;
- Natale chiuso.

Per informazioni sulla mostra:  +39 0422.513150

Costo biglietti:

- intero: € 12,00;
- ridotto: € 10,00 (studenti under 26, enti convenzionati);
- ridotto speciale: € 8,00 (dai 6 ai 18 anni);
- ridotto gruppi: € 10,00 (min. 10 persone);
- biglietto famiglia: € 8,00 cad. (min. 2 adulti e 1 minorenne);
- gratuito: under 6

  informazioni sulla mostra da tiziano a van dyck a ca dei carraresi