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RASSEGNA "MONTAGNA INSIEME - SPETTACOLO MONTAGNA" A CONEGLIANO

Dal 9 novembre al 7 dicembre 2018
 

PROGRAMMA DI "MONTAGNA INSIEME - SPETTACOLO MONTAGNA" - EDIZIONE 2018

Il programma della rassegna "Montagna Insieme - Spettacolo Montagna", edizione 2018 prevede 4 serate che si svolgeranno col patrocinio della Città di Conegliano presso l'Auditorium "Dina Orsi" - Via Einaudi, 136 - Paré.
Durante le serate sarà fatta una raccolta di beneficienza a favore dell'Associazione Nostra Famiglia di Conegliano
   
   

Venerdì 9 novembre 2018 - Ore 21
Sentiero Italia: Incontro con Lorenzo Franco Santin. In collaborazione con il gruppo fotografico “Inquadra”

Lorenzo Franco Santin, escursionista riesce a compiere nel 2017 l'intero percorso del Sentiero Italia (lungo circa 6166 km) a piedi in solitaria per un totale di 6250 km e 430.000 m di dislivello positivi ed altrettanti negativi.

Il “Sentiero Italia” nasce nel 1983 da un gruppo di escursionisti riunitisi in un'associazione omonima e, con la collaborazione del CAI, vede la luce nel 1995 nell'ambito della prima edizione dell'evento chiamato Cammina Italia. Il percorso, suddiviso in 368 tappe, parte dalla località di Grotta Gigante situata a Sgonico in provincia di Trieste e attraversando l'intero arco alpino, tutta la catena appenninica, la Sicilia e la Sardegna arriva a Santa Teresa di Gallura in provincia di Sassari utilizzando lunghi tratti di preesistenti itinerari quali la Grande Traversata delle Alpi, l'Alta Via dei Monti Liguri e la Grande Escursione Appenninica.

Lorenzo Franco Santin inizia nel 2009 con la fotografia di eventi, in seguito passa a quella di soggetti naturalistici ed infine si dedica maggiormente a quella che riguarda il paesaggio montano. Grazie anche alla sua professionalità è riuscito a realizzare un docufilm che ci racconterà la sua avventura di 114 giorni.

 
     

Venerdì 23 novembre 2018 - Ore 21
Paesaggio interiore: Immagini di Carlo De Agnoi

De Agnoi inizia a fotografare nel 1970. Nel 1992 scopre la multivisione, una forma di espressione artistica che unisce in maniera creativa l'immagine con la musica, e la sua fotografia si trasforma in ricerca. L'interesse per il reportage etnico e documentaristico lo porta a visitare molti paesi anche di terre lontane e difficili da raggiungere.
Molti dei suoi lavori raccontano storie e mostrano immagini di questi luoghi, spesso proposti in modo estremamente personale.

L'esperienza frutto del lavoro di anni, unita alla sensibilità, all'attenzione e all'entusiasmo, gli dà la libertà di operare senza mai eccedere nell'elaborazione delle fotografie; il suo lavoro consiste nel lasciar parlare le immagini. Carlo si ritiene un testimone del mondo che c'è oltre le parole degli uomini. In questa serata ci porterà in un viaggio che ci farà conoscere luoghi stupendi della terra, i suoi fiori, alcune meraviglie della natura, il tempo e le emozione dei colori.

   
     

Venerdì 30 novembre 2018 - Ore 21
Himalaya, montagne del cielo: Incontro con Sergio Martini

Sergio Martini è stato uno dei primi uomini al mondo ad aver scalato nel periodo tra il 1976 e il 1999 tutte le 14 montagne superiori agli 8.000 metri.

A soli 17 anni, sale lo spigolo nord del Monte Agner. A 19 anni sale come capo cordata il pilastro Micheluzzi della Marmolada cosa piuttosto insolita per quei tempi. Dopo l'apertura di alcune nuove vie sulle pareti dolomitiche e alcune prime invernali, nel 1972 arriva la prima esperienza fuori dall'Europa, sul Fitz Roy in Patagonia.

Nel 1983 sale il primo 8.000 il K2 dallo spigolo nord. Nel 1985 scala ii Makalu, passando per la parete nord ovest. L'anno seguente conquista il Nanga Parbat lungo la via Kinshofer e l'Annapurna. Nel 1987 sale sul Gasherbrum II, l'anno dopo, nel 1988, con soli 12 giorni di distanza tra le due scalate, raggiunge lo Shisha Pangma e il Cho Oyu. Nel 1989 scala il Dhaulagiri. Nel 1993 raggiunge la cima del Broad Peak. Nel 1999 salendo l'Everest per il versante tibetano, Martini conclude tutti i quattordici ottomila.

Sergio Martini, accademico del CAI, che è stato anche istruttore nazionale di alpinismo e sci-alpinismo e membro del Gruppo di Alta montagna francese, ci accompagnerà con il suo racconto a vivere il “mondo” degli 8000, della gioia e delle difficoltà che ha incontrato.

   
     

Venerdì 7 dicembre 2018 - Ore 21 - XXXII Serata Augurale CAI - ANA

Con la collaborazione dell'ANA di Conegliano - Gruppo Città - M.A."Olindo Battistuzzi" si rinnova il tradizionale appuntamento che riunisce gli appassionati del CAI e dell’ANA coneglianese e che vuole trasmettere anche il migliore augurio per le festività natalizie.

La guerra tra le rocce e le stelle: Incontro con Franz Pozzi Brunner e coro “Giulio Bedeschi”

Franz Pozzi Brunner, montanaro di Solda, ai piedi dello Stelvio, Guida alpina e guida storica, appassionato e studioso ci aiuterà a conoscere le vicende della Grande Guerra sul fronte dolomitico Cortinese, in particolare quello riguardante la “Cengia Martini”. Lo farà raccontando la scoperta delle dolomiti, i primi pionieri, i pastori e con l’inizio della guerra, l’arrivo dei soldati, le loro storie, le imprese e i luoghi dove hanno combattuto. Metterà in primo piano le persone che sono state coinvolte, le loro emozioni, paure e coraggio. Uomini che si combattevano senza odio particolare, la cui unica ragione era di tornare a casa vivi. Spesso i contrapposti erano persone di valli contigue che si conoscevano. La passione verso la storia arriva al punto di portarlo a trasferirsi tutto l’anno nella zona tra il Lagazuoi e le Cinque Torri vicino museo “Forte Tre Sassi” al passo Val Parola, dove possiamo trovarlo vestito con l’uniforme da kaiserschützen portata da suo nonno. L’esperienza di vivere per alcuni anni, giorno e notte, negli stessi luoghi e baracche utilizzate dai soldati durante la guerra lo ha portato (come piace dire lui) a sentire il “respiro della terra e della storia”, emozioni che cercherà di trasmetterci e farci vivere attraverso il suo racconto.

   
   

Canti del Coro A.N.A. “Giulio Bedeschi”, diretto da Simonetta Mandis

Il Coro A.N.A. “GIULIO BEDESCHI”, nato grazie alla volontà di alcuni alpini del gruppo di Gaiarine, è intitolato all’indimenticabile Giulio Bedeschi (1915-1990), ufficiale medico alpino autore del libro - capolavoro “Centomila gavette di ghiaccio”.

Il gruppo nasce con la passione per il canto e l’amicizia, nell’autentico spirito alpino, fiero di costituire un sicuro riferimento per la trasmissione della cultura alpina alle future generazioni.

Nel tempo il Coro ha attratto molti altri cantori e ora può contare su 35 elementi con un repertorio dedicato principalmente alla tradizione alpina e popolare del canto veneto e friulano.

Dal 2005 è diretto dalla Professoressa Simonetta Mandis che con molta dedizione e professionalità lo ha fatto crescere, migliorare e apprezzare nelle numerose uscite in cui si è esibito, diventando il Coro ufficiale della Sezione A.N.A. di Conegliano.

Il coro svolge da diversi anni un percorso educativo-didattico proponendo delle lezioni-concerto nelle scuole medie della Provincia di Treviso, aventi l’obiettivo di diffondere la cultura alpina e la tradizione popolare.