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MOSTRA JUTI RAVENNA (1897 – 1972). UN ARTISTA TRA VENEZIA E TREVISO

 

Dal 13 ottobre 2023 il Museo Bailo di Treviso ospiterà la mostra Juti Ravenna (1897 – 1972). Un artista tra Venezia e Treviso. A poco più di 50 anni dalla scomparsa del pittore veneziano di nascita, ma trevigiano d’adozione i Musei Civici organizzano una retrospettiva con un centinaio tra quadri, disegni, acquerelli, bozzetti oltre ad una importante serie di documenti, scritti e foto legate al grande pittore.

La chiusura della mostra è stata posticipata al 1° aprile 2024.

La mostra espone oltre all’importante collezione stabilmente presente nella pinacoteca del Museo fin dal 1935 anche numerose altre opere provenienti da collezioni private, amici e conoscenti dell’artista.

Seguendo il percorso espositivo il visitatore potrà scoprire i dipinti di Juti Ravenna che fin da giovane manifestò le sue doti raffigurative che negli anni affinò e migliorò.

distanziatoreds mostra juti ravenna (1897 – 1972) un artista tra venezia e treviso
   

La partecipazione al servizio di leva durante la Grande Guerra non interruppe la produzione artistica, anzi durante fu fonte di ispirazione per realizzare disegni ispirati alle imprese belliche che furono raccolti nel libro autobiografico Una vita per la pittura (1969, curata da Giuseppe Mesirca) oltre che nel libro con prefazione di Giovanni Comisso Diario di guerra del granatiere Giuriati Giuseppe.

Il periodo trascorso in prima linea diede a Juti l’occasione di frequentare Firenze dove ebbe modo di venire a contatto con l’impressionismo francese e di conoscere lo stile pittorico di Ardengo Soffici.

quadri nature morte di juti ravenna a treviso
 
Subito dopo la Prima Guerra Mondiale Juti Ravenna va a Venezia e segue i corsi dell’Accademia delle Belle Arti e pochi anni dopo a Ca’ Pesaro apre il suo studio.
La città lagunare era un ambiente stimolante con numerosi artisti con cui confrontarsi e venire a contatto; così Ravenna conobbe Fioravante Seibezzi, Pio Semeghini e Gino Rossi e di conseguenza anche la sua produzione artistica di quegli anni ritrae i luoghi della laguna coi suoi colori.
     

Nel 1924 Juti Ravenna espone per la prima volta a Ca’ Pesaro allora curata dal critico d'arte e museografo italiano Nino Barbantini. Da allora è un susseguirsi di partecipazioni a mostre in Italia ed all’estero tra cui la Biennale di Venezia del 1928 alla quale continuò a partecipare anche ad altre 3 edizioni dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Alla fine degli anni ’20 Juti Ravenna conosce Filippo de Pisis che aveva trascorso un periodo in Francia.
Lo stile pittorico di Ravenna si arricchisce di poesia che si manifesta nei suoi quadri che raffigurano i paesaggi veneziani e trevigiani dove i protagonisti sono le atmosfere, i luoghi e le luci.

Alla fine degli anni ’40 Juti Ravenna si stabilisce a Treviso, città che ebbe modo di visitare più volte già negli anni ’30 dopo aver abbandonato Venezia.
La svolta fu positiva, lo raccontano i suoi quadri che si arricchiscono di corsi d’acqua di cui il capoluogo della Marca è ricco, di alberi e di una vegetazione lussureggiante.
Nuovi colori ben presto sostituiscono le tinte pastello più tenui usate per rappresentare i paesaggi lagunari. Lo stile trevigiano è più ardito e vivace, piacevoli gli accostamenti, mai confusi, piuttosto ligi a linee ordinate.

  quadro piazza san marco venezia in mostra al museo bailo
     

Treviso diventa per Juti Ravenna il punto di partenza per esplorare l’ambiente circostante: dall’ambiente rurale trevigiano si spinge alla sua scoperta fino alla Pedemontana senza abbandonare il fiume Sile.

Questo peregrinare rende più ricchi i suoi quadri dove il colore è protagonista ed il loro stile si allontana da quello dei movimenti militanti dell’arte d’avanguardia.

La Liguria diventa luogo di soggiorno nei periodi invernali a partire dagli anni ’50 e qui realizza una nuova serie di opere raccolte nelle “Boutiques”.

Juti Ravenna non fu solo pittore, disegnatore e ritrattista, ma anche critico d’arte tanto da scrivere per alcune riviste del settore come nel 1952 con “Arte Cubista” con Egidio Bonfante e 9 anni prima pubblica 50 disegni di Picasso”.

La prima delle 10 sezioni in cui è suddivisa la mostra di Juti Ravenna a Treviso documenta il periodo della giovinezza, l’artista nacque ad Annone Veneto, e l’apprendimento delle prime nozioni impartite dall’arch. Beni Antonio presso la Scuola di Arti e Mestieri di Motta di Livenza.
Di questo periodo sono conservati delle raffigurazioni della casa natale e dei parenti più stretti.

  mostra Juti Ravenna (1897 – 1972). Un artista tra Venezia e Treviso
     

Frutto delle residenze in laguna e nelle isole sono i quadri con le vedute di Burano e Venezia, le nature morte, l’Autoritratto con la stufa ed Il discepolo, si definisce uno stile più strutturato e nitido. Tra questi si potrà ammirare il quadro Chiesa della Salute realizzato nel 1928.
È la produzione artistica legata agli studi a Ca’ Pesaro e a Palazzo Carminati realizzati tra l’inizio degli anni ’20 e il primo dopoguerra.

Le vedute di Treviso ad acquerello e la rappresentazione dei paesaggi liguri dimostrano che Juti Ravenna conosceva ed apprezzava Treviso già agli inizi degli anni ’40.
Tra queste l'opera Piazza dei Signori sotto la pioggia in mostra nel 1935 alla X Mostra d'Arte Trevigiana presso Villa Margherita.
Queste testimonianze sono ammirabili nell’ultima sezione della mostra grazie al lascito Luccini. Dall’osservazione delle opere realizzate durante la vita di Juti Ravenna si nota l’evoluzione del suo stile influenzato dagli ambienti culturali e dalle correnti artistiche dell’epoca, ma anche da altri pittori soprattutto nei ritratti a penna.
Costante nel tempo rimane in Juti Ravenna l’attenzione radicata per la propria interiorità.

  quadro piazza dei signori sotto la pioggia juti ravenna
     

In contemporanea con la mostra, sarà pubblicato un catalogo contenente le immagini delle opere esposte e una serie di approfondimenti legati alla produzione artistica giovanile, a quella legata a Venezia e poi a Treviso grazie ad Eleonora Drago e a Eugenio Manzato ed altri riguardanti i legami con Giovanni Comisso e gli altri artisti dell’epoca.

La mostra JUTI RAVENNA (1897 – 1972). Un artista tra Venezia e Treviso sarà visitabile al Museo Bailo dal 13 ottobre 2023 al 1° aprile 2024.

   
     
     
     

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA JUTI RAVENNA AL MUSEO BAILO

La mostra “Juti Ravenna (1897 – 1972). Un artista tra Venezia e Treviso” sarà visitabile dal 13 ottobre 2023 al 1° aprile 2024 al Museo Luigi Bailo in Borgo Cavour, 24 a Treviso da martedì a domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Lunedì chiuso.
   
     
     
     
 
 
 
 
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