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LA CHIESA DI SANT’AGNESE, Borgo Cavour - Treviso |
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Nella storia della città di Treviso la presenza
di una antica Chiesa dedicata a Sant’Agnese, all’epoca collocata davanti
all’attuale Collegio Vescovile Pio X, risale a prima del 1268.
Fu Papa Leone X, con un apposito decreto, che nel 1529 affidava questa prima Chiesa
ai Canonici lateranensi i quali, solo in occasione della guerra di Cambrai, erano stati
accolti all’interno delle mura di Treviso. In effetti il loro vecchio tempio
dedicato ai Santi Quaranta Soldati Martiri, edificato per volere del vescovo
Odorico III e distrutto nel 1518, era sito in località San Giuseppe.
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Chiesa di Sant’Agnese - 1846 Incisione di Antonio Nani. (Biblioteca Comunale di Treviso)
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L’attuale Istituto Besta fu la sede del convento realizzato dai Lateranensi sullo
spazio a loro concesso in Treviso a fianco del quale eressero la Chiesa dedicata
ai Santi Quaranta. Rifatta, secondo il Federici, su progetto di Andrea Pagnossin
nel 1613 la Chiesa fu, per l’armonia delle sue linee, spesso attribuita al Palladio.
Quando i Lateranensi se ne andarono da Treviso, il complesso passò sotto il
controllo dei canonici del Duomo; così nel 1778, anno della demolizione della
prima Chiesa di Sant’Agnese, il suo titolo fu trasferito alla Chiesa dei Santi
Quaranta. |
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All’interno della Chiesa si trovano opere di particolare interesse
artistico come il dipinto del Trevigiano Ascanio Spineda del XVI sec., la tela del
vicentino Antonio Pieri detto lo " Zoppo " del XVIII sec. ed un dipinto di Francesco
Maggiotto del XVIII sec. L’attuale pavimentazione in marmo dai motivi gotici ha sostituito
l’originaria in epoca recente. |
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Presenta all’esterno una facciata divisa da quattro
lesene di stile corinzio su cui poggia il frontone triangolare che ospita le statue
di San Giovanni Battista, del Redentore e di Santa Agnese. L’interno,
come per altre chiese minori di Treviso, presenta una navata unica marcata
da lesene corinzie terminanti con capitelli dorici.
Gli altari, due posti lateralmente su ciascun lato della Chiesa e quello
principale frontale, di stile barocco sono decorati con marmi di diverso
colore, da intarsi e da angioletti posti sulle volute degli stessi.
La pala sul primo altare di destra raffigura il martirio di Sant’Agnese,
studi più recenti confermano la paternità già assegnata in passato
ad Antonio De Pieri da Vicenza detto " lo Zoppo ". |
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Chiesa di Sant’Agnese |
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Nel secondo altare di destra una Madonna con bambino, pittura moderna
di Giulio Erler, mentre sugli altari di sinistra troviamo, a partire dall’entrata,
la raffigurazione di San Ubaldo che libera una donna indemoniata e, in prossimità
dell’altare maggiore, una raffigurazione del Redentore nell’atto di benedire.
L’altar maggiore, dietro un parapetto decorato da due angeli in pietra d’Istria,
è caratterizzato dalla presenza di diversi e colorati tipi di marmo.
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Sullo sfondo la pala
di Ottavio Cocchi che raffigura il martirio dei Santi 40, è abbellita da una cornice
del 1729 arricchita con stucchi, cariatidi ed angeli.
Altre opere di particolare interesse
sono il confessionale ed il coro lignei realizzati da abili artigiani locali
del settecento ed il doppio organo.
A marzo 2010, grazie alla Legge mancia, sono stati donati 100.000 € destinati al restauro dell'organo della Chiesa di Sant'Agnese a Treviso.
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