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PER MERCATINI, NEL VENETO di Gian Domenico Mazzocato

... non esiste al mondo un collezionista che non sia disposto a qualsiasi stupidaggine per il suo graal, l'oggetto che lo tiene in perenne, inesausta, inappagata ricerca...
Il collezionista è uno che rende normale la stranezza. Pianifica l'assurdo. Infatti è un semplice che ama complicarsi la vita...
Uno può ricostruire la propria vita attraverso la storia degli oggetti che ha cercato di mettere insieme. I soldatini, le automobiline, i fiammiferi (rigorosamente con le scatole), figurine di calciatori e ciclisti, di attori e cantanti, i tappi a corona, posacenere, campanelli da bicicletta (o magari solo il loro coperchio), francobolli, monete, bicchieri, piatti editi in particolari occasioni, numeri speciali della Gazzetta dello Sport, dischi (anche copertine di dischi).
Un balzo nell'infinito...
E provo la gioia, tra due oggetti, di sceglierne uno consacrando l'altro al dio della rinuncia. Sublimo al progetto della prossima volta.
Risulta evidente che il collezionista è, a suo modo, un asceta.
mercatini Sono alcuni stralci tratti dall'Elogio dell'inutile, la prefazione a Per mercatini, nel Veneto il bel libro fotografico che lo scrittore Gian Domenico Mazzocato ha dedicato ai mercatini dell'antiquariato grandi e piccoli della sua terra.
Gian Domenico Mazzocato, dopo aver firmato i testi per i libri di fotografi come Cesare Gerolimetto, Elio e Stefano Ciol, Ruggero Piccoli, Antonio Piovesan, si propone per la prima volta come fotografo in proprio.
Questo suo libro ha ricevuto ampi consensi.
 
Mazzocato è uno dei più letti scrittori veneti. Racconta la sua terra in romanzi che sono autentici best seller: Il delitto della Contessa Onigo (Premio Gambrinus Mazzotti), Il bosco veneziano, Gli Ospiti Notturni, Il caso Pavan (finalista premio Chianti), Veneto Oscuro/Banditi del Montello. Racconta il Veneto e la sua storia anche a teatro: il suo Mato de Guera viene replicato in continuazione in tutti i teatri d'Italia.
 
Questa volta Mazzocato ha deciso di testimoniare la civiltà veneta mettendosi dietro l'obiettivo e fotografando i mercatini dell'antiquariato della regione.
Ha ricostruito, attraverso gli oggetti, un itinerario della memoria, della fantasia collettiva, della civiltà veneta. Ogni foto è accompagnata da un breve testo letterario: Mazzocato ci ricorda che esiste anche una letteratura delle cose e degli oggetti. mercati
 
Un modo inedito e affascinante di visitare la storia di questa terra.
Un viaggio nel cuore del Veneto.
 
Ancora dall'Elogio dell'inutile.
Mazzocato è consapevole che nulla è più necessario dell'inutile, dello spazio per lo spirito, degli oggetti che testimoniano la cultura di un territorio perché la grande storia dei popoli mette radice e trae linfa dalle cose che ne segnano, nel quotidiano, la microstoria. Gli oggetti sono gli uomini, le loro mani, la loro mente, i loro usi.
Mazzocato è consapevole che nulla è più necessario dell'inutile, dello spazio per lo spirito, degli oggetti che testimoniano la cultura di un territorio perché la grande storia dei popoli mette radice e trae linfa dalle cose che ne segnano, nel quotidiano, la microstoria. Gli oggetti sono gli uomini, le loro mani, la loro mente, i loro usi.
  I frequentatori di mercatini - scrive Mazzocato - cercano il mobile buono per la casa nuova, il marmo con cui fare solenne il loro focolare, perfino la banderuola per il camino. Ma in percentuale altissima sono collezionisti che cercano un pezzo in più per il loro personale rapporto con quel particolare oggetto. Un atto di amore, un'ansia da appuntamento che si rinnova, un'emozione. Sperano, anche, di trovare qualcosa che non sapevano nemmeno che esistesse.

La rivelazione. Il collezionista è disponibile all'inedito, al nuovo.
Ha sempre un serbatoio immenso di stupore da aprire, una meraviglia da riversare a fiotti.
Il collezionista è uno che parla, che contratta, che tira sul prezzo. Ma che adora il silenzio del primo rapporto con l'oggetto, intravisto di sfuggita, ma già amato al primo approccio.
 
Il collezionista è uno che usa le dita, l'olfatto, l'odorato ancor prima degli occhi. Insomma è uomo primitivo, nel senso migliore del termine.

giandoscriba@tin.it
www.giandomenicomazzocato.it